Che l’attività fisica sia un vero e proprio toccasana per il nostro corpo non è certo un mistero: da anni la comunità scientifica è concorde rispetto al fatto che fare sport ogni giorno, anche soltanto passeggiando trenta minuti al dì, può apportare enormi benefici non soltanto al nostro apparato cardiocircolatorio, ma anche al nostro umore. “Mens sana in corpore sano” dicevano i nostri antenati latini, e d’altra parte come dare loro torto?
Eppure, contrariamente a quello che in molti potrebbero pensare, per stare meglio e rimanere in forma non è in alcun modo necessario passare ore e ore in palestra, o allenarsi fino allo stremo in infinite maratone sfiancanti. Al contrario, spesso basta davvero uno sforzo minimo, per quanto intenso e costante nel tempo. Ecco tutto quello che c’è da sapere nel merito della questione, le ultime ricerche in materia e qualche indicazione utile.
La scoperta: i benefici di un’attività fisica minima
Secondo un recente studio pubblicato dagli esperti neurologi del dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche dell’Università dell’Aquila (pubblicato online sul Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry) per evitare problemi di salute gravissimi come la possibilità di sviluppare un ictus basta davvero pochissimo dal punto di vista fisico.
Prima di tutto, da questa analisi emerge come i benefici dell’attività fisica, comprese le semplici passeggiate, valgano indipendentemente dal sesso biologico. Il problema però è che l’obiettivo ideale fissato dall’OMS a 150 minuti o più di attività fisica a settimana non è per molti così semplice da raggiungere. Spesso infatti non abbiamo il tempo materiale per fare altro se non lavorare e occuparci della gestione della casa e dei nostri figli. Ma non per questo dovremmo disperare.
L’importante, secondo i ricercatori, è non essere del tutto sedentari. Per giungere alle loro conclusioni gli scienziati hanno raccolto i risultati di 15 grandi studi effettuati su un totale di 752.052 adulti, la cui salute è stata monitorata per una media di 10,5 anni: ciò che è emerso è che anche le attività non particolarmente intense hanno permesso a questi individui di ridurre il loro rischio di ictus del 18% (a fronte di un 29% per le persone con uno stile di vita più sportivo).
Per completezza, ad ogni modo, va comunque precisato che gli autori dello studio “riconoscono diversi limiti ai loro risultati, tra cui la variabilità nelle definizioni dei livelli di attività fisica tra i diversi studi e il fatto che l’attività fisica era riportata in modo soggettivo, tramite questionari, dai soggetti inclusi”.
I consigli utili
Sorge a questo punto spontanea la domanda: cosa posso fare per minimizzare le possibilità di avere un ictus in futuro? La risposta sarà un sollievo per molti, perché come abbiamo visto non serve poi molto: andare a camminare all’aperto per mezz’ora al giorno può essere un’idea, così come preferire sempre le scale all’ascensore o dedicarsi a task come il giardinaggio e, in generale, tutte le pulizie domestiche.
Perchè no, un’idea carina potrebbe essere installare all’interno della propria casa un bel tapis roulant elettrico, da usare magari davanti ad una serie tv o ascoltando un podcast. Quest’ultima soluzione è molto versatile, in quanto si tratta di un dispositivo dal prezzo sovente contenuto e facile da installare anche in case piuttosto piccole: molti produttori oggi forniscono ai loro clienti dei prodotti pieghevoli, che possono dunque essere chiusi e riposti facilmente quando non in uso. Si tratta inoltre di un’opzione che ci permetterà di allenarci in qualunque momento, a prescindere dalle condizioni meteo: online sono disponibili tanti modelli, adatti a tutte le necessità e a tutte le tasche. In breve: non abbiamo proprio più nessuna scusa per non fare un po’ di sano movimento!
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